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Si chiude il cerchio dei nostri primi 15 anni. Persone, progetti, innovazione ed ecosistema di partnership: gli ingredienti del metodo “Phoenix”

Si chiude il 2023, un anno intenso , nuovamente in crescita sul 2022. Tracciando il cerchio dei nostri primi 15 anni, oltre ai numeri c’è una importante crescita qualitativa, quella che ritroviamo nei tre ingredienti principali della nostra metodo “Phoenix” : le persone, i progetti, lo sguardo verso l’innovazione e l’ecosistema delle partnership.

Parlare di persone significa sicuramente nominare l’area che si occupa della loro gestione, quindi ’HR. L’unità formalmente nasce quest’anno, con persone esperte e strumenti ad hoc. Si tratta di un’attività cruciale, il nostro lavoro è fatto di persone ed è quindi essenziale riuscire ad attrarre e trattenere le risorse.
“Ci muoviamo in un contesto estremamente competitivo – ha spiegato Giulio Fezzi -, dove l’attività di recruiting deve essere fortemente industrializzata e selettiva. Il nostro team HR ha visionato 1063 curriculum per fare 133 colloqui, dai quali poi hanno selezionato circa 40 figure che sono state inserite. Complessivamente adesso siamo quasi un centinaio. Un numero, che unito ai 15 anni di storia, fa sicuramente riflettere, per considerazioni positive da un lato e senso di responsabilità dall’altro”.

Tra i vari progetti che quest’anno ci hanno reso particolarmente orgogliosi ce ne sono due.
La Business School, un sogno di cui abbiamo iniziato a costruire le fondamenta in previsione del 2024. “È una mia fissazione – racconta il presidente -, da quando abbiamo costruito Phoenix 15 anni fa, sapevo che, quando ce lo saremmo potuti permettere, e con il numero di persone giusto a cui rivolgersi, mi sarebbe piaciuto mettere in piedi una nostra unità di formazione. Da un lato, per dare alle nostre persone quei rudimenti del mestiere che purtroppo non si apprendono all’università, e dall’altro, lavorando in un ecosistema di Financial Service, da proporre anche ai nostri clienti”.

L’Innovation Center è una novità del 2023 che, in realtà, non è una nuova iniziativa: “Ci chiamiamo Phoenix Capital Iniziative di Sviluppo, quindi, portiamo nel nostro DNA la volontà di fare tutto quanto possibile affinché la fenice possa fare le uova e lanciare iniziative di sviluppo. Abbiamo imparato in questi 15 anni, e lo abbiamo fatto nel nostro nuovo Innovation Center, che bisogna mettere a fattor comune tutte le esperienze, le competenze, i servizi e le relazioni che abbiamo costruito nel tempo”.

L’Innovation Center, quindi, altro non è che la messa a fattor comune, da una parte, di relazioni con startup, incubatori, propositori di innovazioni e di iniziative di business e, dall’altra, di relazioni con fondi di Venture Capital, Corporate desiderose di investire in innovazione e di corpus di servizi di strategia Corporate Finance e operazioni che già forniamo tutti i giorni. Un tema che andrà a delinearsi maggiormente nel 2024, con novità interessanti come le partnership con fondazioni, enti di ricerca e istituzioni operative nell’ambito dell’Innovazione.

Infine, l’ecosistema di partnership: è la cifra del nostro modo di operare, noi lavoriamo ad ecosistema. “Confermiamo decisamente questo modello che, in questo momento, forse per la dimensione raggiunta si sta quasi autogenerando – racconta Fezzi -. Superiamo, circa, le 50-60 partnership formalizzate, nel tempo in circa venti di queste realtà abbiamo anche preso delle partecipazioni, sempre lasciandole del tutto minoritarie per dare il senso di questo essere parte di una squadra che vince”.

E il 2024? “L’obiettivo è crescere ancora. Stiamo già lanciando una serie di nuove iniziative, dove però il core rimane lo sviluppo e l’attenzione ai nostri clienti. Le novità, che sveleremo all’inizio dell’anno prossimo, vedranno anche una proiezione doverosamente internazionale che vorremmo poi mettere a fattor comune a favore dei nostri clienti e anche dei nostri collaboratori. Immaginiamo percorsi per cui i giovani più meritevoli vadano a farsi un periodo laddove apriremo una nuova sede.

Mi porto, di questi anni, la consapevolezza fortissima che niente di quello che ho fatto l’ho fatto da solo, fin dal primo giorno quando eravamo in tre. Adesso siamo 97, quindi ancora meno soli. E ogni volta che entra una persona, a qualunque livello, in qualunque Business Unit, ho questa personale sensazione per cui mi dico: una nuova persona cui affidare un pezzo di Phoenix”.

Buon anno da tutto il team Phoenix Capital!

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