In occasione del 150° anniversario della morte del grande autore lombardo
“Il linguaggio è stato lavorato dagli uomini per intendersi tra loro,
non per ingannarsi a vicenda.”
ALESSANDRO MANZONI
MOZAYK PAPER – Se nominiamo Alessandro Manzoni, si può star certi che la mente corra automaticamente alla sua opera più famosa, I Promossi sposi. Tuttavia, in questa sede, vogliamo parlarne seguendo un’altra direzione: se tanto si è studiato sulle opere e la storia, meno conosciuto è il suo fondamentale impegno per la tutela della proprietà intellettuale delle opere letterarie e artistiche.
Nell’anno del 150esimo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, Adriano Azzaretti, founder & Ceo di Bitlean, racconta – nel Mozayk Paper che ha scritto per noi – un’altra faccia del celebre scrittore: “In un contesto in cui la “pirateria libraria”, come la definì Melchiorre Gioia, era un fenomeno molto diffuso non solo negli Stati del nord Italia, Manzoni intraprese diverse azioni a difesa delle proprie opere”.
Nel 1845, infatti, l’editore Le Monnier pubblicò una nuova edizione de I Promessi Sposi senza il consenso di Manzoni, il quale – avvocato di se stesso – intraprese azioni legali per difendere i suoi diritti e ottenere un risarcimento. E ci riuscì. Furono il suo impegno e la sua passione che contribuirono a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere la creatività e l’innovazione intellettuale. Un tema che ancora oggi, nell’era della comunicazione multimediale, rimane il fulcro di numerosi dibattiti.
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