A sei mesi dal lancio della Divisione Defence & Industrial di Phoenix Capital, abbiamo voluto tracciare con Andrea Biagini, Direttore della Divisione, un primo bilancio delle attività portate avanti dal team, anche alla luce delle ricadute legate alla congiuntura economica, alla crisi energetica e alla guerra in Ucraina. Ma l’intervista si allarga anche alle urgenze del Paese e alle aspettative a medio e lungo termine della Divisione.
Innanzitutto, perché una Divisione Defence & Industrial per Phoenix Capital?
La scelta di Phoenix Capital di allargare la propria consulenza oltre il “perimetro” financial anche ai settori della Difesa e dell’Industria nasce proprio dalla domanda che ci giunge da quei settori che chiedono di migliorare la propria performance e competitività, specialmente in un periodo congiunturale come quello attuale. Poter offrire il consolidato ecosistema di servizi presenti in Phoenix – con un mix di altissime professionalità senior e junior con differenti skills e specializzazioni – ha agevolato l’avvio della Divisione che può contare su profili con una lunga esperienza in tema Defence & Industry, maturata in realtà multinazionali e con una visione gestionale a 360 gradi di gruppi industriali molto complessi. Tanto più in questo settore, l’alta professionalità, la velocità e la reattività alle richieste del cliente, nonchè la capacità di problem solving, la flessibilità e il focus principale al raggiungimento degli obiettivi assegnati dal cliente fanno la differenza e qualificano la consulenza di Phoenix.
Quali sono i settori industriali di maggiore interesse per la Divisione e su quali vi siete concentrati inizialmente?
La nostra offerta di servizi si estende a tutti i settori dell’industria. In particolare, ci concentriamo su settori come la difesa e le energie rinnovabili che riteniamo strategici per lo sviluppo del Paese. Lavoriamo in stretto contatto con le aziende e suggeriamo le migliori strategie per migliorare l’efficienza operativa, la loro competitività sul mercato, la gestione delle risorse umane e la catena di approvvigionamento. Inoltre, forniamo supporto nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi, nonché nell’adozione di nuove tecnologie per la conquista di mercati fino ad oggi inesplorati o per aumentare la presenza nei mercati già battuti.
A quali tipi di aziende vi rivolgete in particolare?
Forniamo i nostri servizi ad aziende sia pubbliche sia private, sia PMI che grandi imprese, primarie società di revisione, organismi di controllo e certificazione, enti istituzionali, tutti operanti sia a livello locale, nazionale che internazionale, nonché agenzie di cooperazione per lo sviluppo di programmi europei. Vogliamo diventare primo alleato e punto di riferimento per i nostri clienti nel loro processo di cambiamento, sviluppo e posizionamento competitivo sul mercato per i loro risultati aziendali. In questa direzione, una particolare attenzione dovrà essere rivolta alla valorizzazione del capitale umano delle imprese stesse.
Quale la metodologia e l’approccio che seguite e quali gli obiettivi che vi siete posti?
La nostra strategia si basa su tre pilastri fondamentali: integrazione, specializzazione e internazionalizzazione. Forti di questi tre fari, lavoriamo con le aziende clienti nella definizione e realizzazione dei loro piani di investimento; offriamo un modello di business innovativo grazie ad una gamma completa di servizi integrati per lo sviluppo delle aziende del settore e puntiamo a creare valore per gli azionisti e la società nel medio-lungo periodo.
Siamo convinti che questa sia la strada giusta per far fronte alle sfide sempre più complesse ed evolute che caratterizzano questo mondo. Inoltre, abbiamo puntato sullo sviluppo di competenze specifiche in ambito industriale e Difesa, coinvolgendo profili professionalmente qualificati ed esperti nelle nostre attività.
Quali sono i servizi integrati offerti dalla Divisione?
I servizi offerti sono suddivisi in due macroaree, servizi strategici e servizi operativi. Nei primi affianchiamo le imprese clienti nell’attività di Business Development, operazioni straordinarie, piani di risanamento e rilancio. Assistiamo le imprese clienti nella definizione dei business plan per lo sviluppo e la pianificazione strategica, nonché l’analisi funzionale dei processi e l’ottimizzazione dell’organizzazione. Per i servizi operativi, diamo supporto alle imprese clienti per raggiungere l’eccellenza nell’esecutività delle operazioni quotidiane e correnti. L’esempio più classico è quello del Project Management fino ad arrivare a soluzioni di Temporary Management per le funzioni apicali aziendali. Siamo molto attivi anche nella fornitura di servizi trasversali a supporto delle Operations, quelli che oggi giorno vengono definiti “shared services”, servizi sempre più essenziali e decisivi per il successo dell’intera azienda.
Quali i primi risultati ottenuti dalla Divisione?
I risultati ottenuti finora sono stati molto positivi. Siamo già in contatto con primarie aziende clienti operanti nel settore. Inoltre, abbiamo avviato numerosi progetti di internazionalizzazione con successo e siamo riusciti a creare un solido network di relazioni con i principali players in Paesi strategicamente importanti.
Che cosa significa, oggi, supportare le aziende operanti nel settore della Difesa e Industria lavorando “anche in corsa” in un ambito di sviluppo e innovativo come il PNRR?
Significa supportare le aziende lungo un cambiamento radicale del proprio modello di business. Le sfide da vincere nell’imminente futuro sono molteplici e complesse: sono sfide strategiche per l’interesse nazionale, ambiziose e necessarie soprattutto in questi giorni di insediamento del nuovo Governo chiamato ad essere operativo fin da subito con piani concreti ed alte competenze specifiche.
Nella fattispecie, per il settore Difesa siamo alle porte della nascita di una Difesa Europea congiunta, con un nuovo modello di Difesa europea, dove le aggregazioni e sinergie saranno il driver vincente.
Per le rinnovabili c’è il grande tema della transizione ecologica, della necessità di ridurre l’impatto ambientale, c’è l’urgenza di un efficientamento energetico. Tutto questo nel pieno di una crisi energetica senza precedenti.
Anche nell’automotive è in atto una rivoluzione epocale nei canali di vendita e nella distribuzione di prodotto; nel processo di energy mobility ormai non più rimandabile con conseguenti opportunità sull’elettrificazione di tutta la viabilità nazionale, inclusa ovviamente, la rete autostradale.