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COME TESSERE DI MOSAICO. Sentieri di riflessione.

Vi proponiamo qui l’Introduzione al volume: “COME TESSERE DI MOSAICO. Sentieri di riflessione“, la raccolta di tutti i Mozayk Papers pubblicati on line a partire dal lockdown di marzo 2020.

Volevamo rimanesse una traccia “fisica” di un percorso fatto insieme in questi mesi complicati che, però, ci hanno sempre visto fare squadra!

In un mondo superiore può essere altrimenti,
ma qui in basso per vivere è necessario cambiare
ed essere perfetto significa avere cambiato molte volte.
John Henry Newman

INTRODUZIONE

Ha sottratto vite e stravolto ritmi di vita. Ha trasformato il modo di lavorare, studiare e relazionarci con gli altri. Ma ha anche regalato un tempo inaspettato, costretto e al contempo moltiplicato, in una nuova quotidianità che abbiamo imparato a ri-programmare e gestire. Nelle nostre case, tra smart working, figli, scuola a distanza e spazi abitativi da reiventare. Nuove regole di convivenza sociale, nuove preoccupazioni sul futuro che sarà: nell’economia, nel lavoro, nelle relazioni, nel contesto scuola e sul domani dei nostri ragazzi.

Il lockdown per la pandemia da Covid-19 – il virus che segnerà questa nostra Storia recente, l’anno 2020 – è stato tutto questo: un’assoluta novità disruptive che ha significato sofferenza, dolore, disorientamento e timore per tutti. Per quanti lo hanno vissuto da vicino come malattia, su di sé o sui propri cari; è stato un rallentamento forzato delle proprie abitudini di vita, un isolamento imposto che ha spaesato molti, abituati come siamo alla frenesia quotidiana e a relazioni sociali intense.

Ha spezzato “fisicamente” famiglie e legami per lunghi mesi; ha fatto accumulare pensieri e preoccupazioni, ma anche donato abbuffate di affetti, nuovi progetti e visioni per quel che dovrà essere da oggi in poi: perché questo tempo incerto, che ancora stiamo vivendo, non sia successo invano ma si possa trasformare in una fucina di nuove opportunità, per quanti credono che si debba ricominciare, sempre. Con rigore, coraggio, perseveranza, impegno, sacrificio e sano ottimismo.

Proprio come la fenice, simbolo del potere della resilienza che abbiamo voluto come logo del nostro Gruppo Phoenix: la creatura di fuoco in grado di risorgere maestosamente dalle ceneri della sua stessa distruzione, abilità ineguagliabile di rinascere molto più forti. Perché più consapevoli, proattivi e attenti.

Nasce da qui, da questo tempo dilatato e sospeso, il progetto editoriale e di Comunicazione della Raccolta di MOZAYK PAPERS che vi proponiamo e che abbiamo voluto intitolare “Come tessere di mosaico”. Ovvero, dalla volontà di ritrovare anche nelle difficoltà un motivo per riprendere slancio, per saper cambiare e ri-pensarci ancora una volta, senza abdicare mai ai valori fondativi. Condividendo saperi e riflessioni e utilizzando il nostro brand MOZAYK che, plasticamente, ci riporta all’immagine “molteplice e unica” del mosaico, dove tutti i tasselli sono necessari all’opera finale e dove ognuno è unico e insostituibile.

Una molteplicità di contributi, dicevamo, a più firme. Dal contenuto multidisciplinare, con approcci e “tagli” diversi: analisi di scenario, ma anche interventi più emozionali o propriamente tecnici e professionali. Temi attinenti ai mondi che ci sono propri ma aperti ad affondi e digressioni “altre” per meglio contemplare – in una visione d’insieme – la complessità del contesto attuale, economico e non solo. Per provare a prospettare scenari futuri, nuovi, forse diversi, di questo nostro vivere l’impresa e di impresa, dopo l’onda lunga dello tsunami Covid-19. Un caleidoscopio di interventi per raccontare quel network di persone, partner e competenze che ormai da dodici anni convivono e condividono con Phoenix Group percorsi lavorativi e valori. Un appuntamento bimestrale, quello dei Mozayk Papers, che da aprile ci ha accompagnati lungo questi mesi con pubblicazione on-line.

Quattrordici riflessioni che qui abbiamo voluto raccogliere proprio per lasciare una traccia “fisica” di un tratto di cammino fatto insieme. Non più solo contributi isolati, qui i singoli testi costruiscono concretamente quei sentieri di riflessione che abbiamo voluto indicare come sottotitolo. Compagni di viaggio, da cui possiamo raccogliere una suggestione, un insegnamento – umano o professionale – per guardare con occhi diversi il domani.

Una “nuova” economia, un approccio inedito alle controversie giudiziarie, i fondamentali del project management, il mondo insurance e i millennials, messaging e nuove tecnologie, burocrazia e organizzazione, smart working, innovazione e nuove tecnologie, i dati e la loro corretta interpretazione per notizie verificate ma anche coaching, una rinnovata attenzione al welfare aziendale, alle risorse umane e, ancora, un racconto personale di quanto abbiamo vissuto. Tantissimi e diversi gli spunti che incontrerete.

“Semplici pensieri liberi intorno a nuovi sentieri di sviluppo” per questo tempo che è l’oggi che dobbiamo vivere, qui ed ora. Ad aprire la collana dei Mozayk Papers, un’analisi che consegna al lettore la chiave interpretativa che ispira la Raccolta. In  cinque punti è proposta una road map dirompente in cui si sottolinea come una vera rinascita dopo Covid-19 ci sarà solo se ripartiremo da un “back to basics” e da un “back to new normal” basati su nuovi elementi portanti, paradigmi inediti, rappresentati con nuove e diverse unità di misura: «tornare al micro non inteso come necessariamente “piccolo” o non certamente come “nano”, ma come rinnovata importanza e centralità da assegnare alla persona umana». Con tutto ciò che ad essa attiene: famiglia, talento, cura, comunità e territorio, impresa, progetto, responsabilità, investimento, cooperazione e sostegno reciproco.

Da qui, allora, vogliamo ripartire. Dalle persone, iniziando a riproporre questi contributi – in ordine cronologico, senza gerarchie di ruoli e competenze – quali buone occasioni da cogliere. Con il desiderio che possano essere, almeno, una goccia di quel “vino nuovo in otri nuovi” che auspichiamo per questo tempo trasformato. Perché nulla, o poco, sarà come prima.

Giulio Fezzi e Silvia Fazzini

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