Prosegue lo sviluppo e la crescita di Phoenix Group – polo di consulenza manageriale e servizi tecnologici con sedi a Verona, Milano e Roma – che nei primi mesi del 2021 avvia, attraverso la propria capogruppo Phoenix Capital Iniziative di Sviluppo, un primo step di internazionalizzazione dell’offerta di servizi di Corporate Finance e Management Consulting.
Phoenix Capital è entrata, infatti, nel capitale della lussemburghese Projet Grunde SA – dal nome del caratteristico quartiere del capoluogo del Granducato – con un 25% delle quote, andando così ad ampliare la propria rete di competenze, relazioni e sinergie a servizio della propria clientela, valorizzando le potenzialità offerte dall’ecosistema economico, finanziario e professionale del Granducato.
L’accordo segna un nuovo posizionamento per la società guidata dal presidente Giulio Fezzi, da Giovanna Saraconi, Amministratore Delegato e da Alberto Fezzi, avvocato, Responsabile degli Affari Legali, Societari e Rapporti Istituzionali del Gruppo, affiancati in questa operazione da Giorgio Bottà, a capo della Divisione di Corporate Finance.
Tramite questa nuova presenza in Lussemburgo, Phoenix Capital andrà ad ampliare ed industrializzare le relazioni con il vasto panorama degli investitori istituzionali e privati (fondi, finanziarie e holding di investimento) presenti nel Granducato, potenzialmente interessati ad investimenti in aziende italiane.
Nello stesso tempo, la nuova presenza internazionale di Phoenix Capital potrà facilitare l’instaurazione di rapporti con asset manager (o altri operatori) presenti in Lussemburgo e interessati ad incontrare investitori istituzionali italiani clienti di Phoenix; e ancora, potrà accelerare i percorsi di avvicinamento tra Compagnie Assicurative Vita presenti in Lussemburgo e reti di distribuzione assicurativa italiane con le quali Phoenix ha un rapporto consolidato. La nuova partecipazione permetterà, infine, di offrire ai propri clienti italiani, oltre che un nuovo sbocco di mercato nel Granducato – anche attraverso ulteriori partnership locali – servizi operativi, amministrativi e societari, secondo il tipico e pragmatico modello end-to-end di Phoenix.
«Questa prima esperienza internazionale sul campo per Phoenix – spiega Giulio Fezzi – arriva dopo il complicato anno della pandemia che ci ha comunque visti consolidare e sviluppare l’organizzazione interna al servizio dei nostri clienti. Un passo che compiamo con la dovuta prudenza e progressività in un Paese, il Lussemburgo, che dopo Brexit diventa caposaldo doppiamente strategico per apertura internazionale, visione europea e attrattività di investimenti e giovani talenti. Un “avvicinamento”, il nostro, che segue il tipico modello di partnership di Phoenix, approccio che ci permetterà di posizionarci sul mercato estero per proporre i nostri servizi alla clientela dell’Europa continentale».
«Intendiamo essere un motore di business – spiega Giorgio Bottà –, attraverso quello che definiamo l’approccio e il “modello Phoenix”. Ovvero, saper creare i presupposti e diventare fattivamente un ponte tra risorse umane, realtà imprenditoriali e finanziarie che credono in una proposizione di networking che amplifica la sommatoria dei singoli contributi; tra soggetti che condividono il rispetto per il potenziale umano come valore centrale di un disegno di sviluppo sostenibile; tra partner, infine, che “vivono” lo stesso sguardo europeo delle iniziative imprenditoriali che proponiamo».
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