Due su due. Secondo crowdfunding, seconda campagna overfunding. Phoenix Capital va ad obiettivo, anzi “centra” di gran lunga, come advisor finanziario, la campagna di equity crowdfunding di Helba Gin – realtà emergente del mondo spirits che sta rivoluzionando il mercato dei distillati con un London Dry Gin artigianale, creato dal cuore dell’Isola d’Elba.
Condotta insieme a NextGen S.p.A. e al founder & CEO Federico Figini, la campagna, che si è chiusa lo scorso 22 maggio, ha visto uno splendido rush finale segnando un +153% overfunding oltre l’obiettivo iniziale: 122.250 euro di raccolta con 48 sottoscrizioni; 8 sottoscrizioni nell’ultima giornata.
L’equity crowdfunding era stato aperto in via privata lo scorso 10 marzo e al pubblico dal 22 marzo con l’obiettivo di aumentarne il capitale sulla piattaforma BacktoWork . La chiusura era prevista per l’8 maggio 2023 ma l’evoluzione positiva ha spinto a prolungarla di due settimane, fino al 22 maggio. A convincere, evidentemente, i punti di forza del progetto Helba Gin: la qualità di un prodotto artigianale, il design iconico della bottiglia, raffinato ed elegante, e una narrazione legata al territorio. Questi tre ingredienti, fautori del successo di Helba, hanno anche permesso di strutturare partnership importanti come quelle con NIO Cocktails, RedBull City Crusher e Winelivery.
“Sono stati mesi intensi, impegnativi e ricchi di emozioni, – ha commentato Federico Figini, Founder & CEO di Helba – ma oggi l’enorme soddisfazione ripaga tutta la fatica. Questo successo è merito di un lavoro di squadra: senza l’esperienza e la credibilità di Phoenix non saremmo nemmeno riusciti a partire. Adesso inizia il bello, sono pronto a trasformare questa importante iniezione di capitali ed energia in lavoro per far crescere Helba e farla diventare sempre più una storia di grande successo”.
“E’ stata un’altra campagna di successo per Phoenix Capital. Un progetto entusiasmante che ci ha coinvolto fin da subito grazie all’energia del suo fondatore Federico Figini, che siamo felici di aver supportato in questo percorso di sviluppo – le parole condivise da Alberto Fezzi e Francesco Righetti, team advisor di Phoenix -. Partendo da questa raccolta e dalla spinta dei suoi nuovi soci, ora gli auguriamo di ottenere i successi che il suo prodotto si merita. E adesso, per quanto possa suonare scontato, non ci resta che festeggiare con un Helba Tonic!”.
La startup. Combinando artigianalità e approccio imprenditoriale, Helba Gin sta rivoluzionando il mercato dei distillati con Helba, il London Dry Gin artigianale, creato dal cuore dell’Isola d’Elba: un omaggio ai profumi, sapori e colori dell’isola, un tributo al mare e all’estate. Una ricetta di proprietà ma, soprattutto, un brand tutelato e registrato che intende diventare un love brand, ambasciatore in tutto il mondo della magia e della freschezza di un’isola meravigliosa e dell’alta artigianalità italiana nel food, sintesi di qualità, competenza, genuinità e sostenibilità. Helba è un “London dry gin” perché segue il disciplinare che garantisce gli standard qualitativi più alti e più puri dell’eterogeneo mondo dei gin; è artigianale, perché ogni fase della sua realizzazione è fatta a mano con cura e passione.
Parlando di numeri, in meno di 2 anni Helba Gin si è posizionata nella Top 30 dei gin italiani artigianali, forte di una strategia di marketing innovativa per il settore, di una rete commerciale efficace attraverso partner dedicati, di un pricing competitivo B2B. Con quasi 5000 bottiglie prodotte nel 2022, oggi raggiunge oltre 750 clienti su tutto il territorio nazionale, ma è presente anche in Spagna e Romania. L’obiettivo commerciale 2023-2024 guarda anche a Svizzera e Germania.
Phoenix Capital aveva già ottenuto un primo successo come advisor della campagna di equity crowdfunding della FC Clivense di Sergio Pellissier ed Enzo Zanin nel mondo del calcio, dove l’obiettivo era stato costruire tutto l’impianto industriale e di business. Un cambiamento, dunque, dell’ambito “merceologico” ma non nell’affidabilità e nella concretezza di un modello e di un procedere consolidato ed efficace per un investimento che si muove in un contesto in cui i valori sono molto alti: il moltiplicatore medio in operazioni di acquisizione è un multiplo di 4,6 volte il fatturato.
L’obiettivo è arrivare ad una exit nel 2026.