Non è una novità che che tra gli enormi impatti generati dalla pandemia ci sia anche il cambiamento del comportamento di acquisto dei consumatori. Trascorrendo più tempo in casa, le persone hanno iniziato ad acquistare online piuttosto che nei negozi fisici. Se questa situazione è ormai assodata per i prodotti di uso comune, come si è declinata per i beni di lusso?
A parlarcene è Leonardo Sciscenti, stagista nella business unit Insurance & Digital Payments di Phoenix Capital: “In questo contesto, le vendite online di beni di lusso sono più che raddoppiate nel periodo 2018 – 2022, passando da 33 (12%) a 75 (22%) miliardi di euro, e si prevede possano crescere fino al 33% nel 2030″. Un trend che riguarda per la maggiore i consumatori under 40, che “preferiscono utilizzare canali d’acquisto multipli sia per comparare meglio i prezzi sul mercato, sia per ottenere un livello superiore di assistenza e servizio”.
Sempre più imprese, quindi, si sono adeguate implementando strategie multicanale attraverso tecnologie immersive come la Realtà Aumentata (AR), la Realtà Virtuale (VR), la Mixed Reality e il Metaverso. Le conseguenze più immediate? L’utente si trova avvantaggiato in termini esperienziali e questo si traduce in maniera positiva anche per le aziende, perchè i consumatori sono maggiormente propensi all’acquisto, riducendo contemporaneamente i resi.
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