Riprende il sound dei “The Doors” per spiegare cosa intende per innovazione. Ha coniato “la sindrome Daitarn 3” per definire quale debba essere il vero fine di un prodotto innovativo. Prende di mira, benevolmente, “IL Gianni” – l’imprenditore “brianzolo d.o.c.” -, per il quale troppe volte il marketing è, ancora, l’arte di vendere gadget e calendari.
Nel Mozayk Paper “Dai The Doors al DAITARN3. SPUNTI PER L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO” che vi proponiamo, Massimiliano Bellino, ingegnere, CEO di Next Industries e founder di The Tactigon, tratteggia la sua esperienza personale come “innovatore di prodotto”. Animato, da sempre, da quello sguardo che sa guardare più in là.
Con metafore e aneddoti, Bellino ci conduce in questo “percorso dell’innovazione”, a partire dalla fondamentale definizione di innovazione come contaminazione “orizzontale” di conoscenze ed esperienze diverse. Quindi la “teorizzazione” del miglioramento e dell’essere “funzionale a” qualcuno, quale vero obiettivo di un prodotto che possa dirsi a tutti gli effetti innovativo; il mercato come “luogo” deputato per “stare”, veicolare e far decollare l’invenzione; infine – dettaglio e step imprescindibile – la disponibilità di finanziamenti ad una buona – e funzionale – idea.
Scarica e leggi il Mozayk Paper:
“Dai The Doors al DAITARN3. SPUNTI PER L’INNOVAZIONE DI PRODOTTO”
