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Il Festival, sintesi di sostenibilità: fa conoscere, valorizza e "fa rendere" un patrimonio immenso

È stata presentata lo scorso 6 giugno alla stampa, nello splendido contesto del Teatro Romano di Verona, la IX edizione del Festival della Bellezza, “Miti e tabù. Personaggi e opere iconiche tra idee e simboli”, un focus sull’Italia tra gli anni ’50 e ’80 del Novecento, attraverso 35 eventi, da giugno a ottobre, concepito intorno all’idea di “arte nell’arte”, per una totale fusione tra spettacoli, riflessione e scenari.

 

La direzione artistica del Festival, con il ministro Garavaglia e i partner. Foto Benato

A presentare il programma erano presenti il sindaco, Federico Sboarina, l’assessore alla Cultura, Francesca Briani, il Ministro del Turismo, Garavaglia,  la vice presidente della Regione Veneto, Berti, il direttore artistico degli spettacoli del Comune Carlo Mangolini, il direttore artistico di Idem Alcide Machioro e la coordinatrice Alessandra Zecchini.

Per Phoenix Capital, sponsor per il quarto anno della kermesse, era presente Alberto Fezzi, responsabile Affari Legali e Relazioni Istituzionali di Phoenix Group: “Ogni anno il Festival alza il profilo della proposta culturale, amplia il suo raggio di azione arrivando in questa edizione a coinvolgere luoghi solo apparentemente lontanissimi da Nord a Sud. Coinvolge arti, linguaggi, saperi in forme sempre diverse e trasversali: è una proposta accolta con grandissimo entusiasmo anche dai giovani, che ha conquistato la città e non solo. Per questo e per la consolidata collaborazione con la direzione artistica del festival, ancora una volta non potevamo non esserci e confermare la nostra partnership con il Festival della Bellezza”.

Ad aprire la kermesse sarà, mercoledì 15 giugno, Massimo Recalcati, con “Bibbia e psicoanalisi”. A seguire ci saranno Melania Mazzucco, con “Il femminile nell’arte tra ideali e tabù”, Tullio Solenghi, con “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”, Federico Buffa “Italia Mundial 82”. E ancora, Simone Cristicchi con “Torneremo ancora – Concerto mistico per Battiato”, Morgan con “I Beatles e il rock degli anni ‘60” e Carlo Lucarelli con “PPP / Un segreto italiano”.
La rassegna terminerà il 22 ottobre, spostandosi con eventi anche in altre città e luoghi, come Vicenza, Sirmione, Padova, le Cinque Terre, Milano, il Tempio di Segesta, il Vittoriale e le ville storiche della Valpolicella.
Il festival è Patrocinato dal Ministero del Turismo, promosso dalla Regione Veneto e dal Comune di Verona, organizzato dall’associazione Idem con l’ideazione e la direzione artistica di Alcide Marchioro, coordinamento generale Alessandra Zecchini, programmazione editoriale Marilisa Capuano, relazioni istituzionali Carlo Renzo Dioguardi e Nicola Pasini.
Il Festival della Bellezza da sempre rispecchia quello che ho sempre pensato, cioè l’offerta culturale della città di Verona – ha detto il sindaco -. Questo merito della bravura degli organizzatori e anche per la bella collaborazione con il Comune. Ora torniamo a capienza piena, dopo essere riusciti durante la pandemia a trovare nell’Arena la soluzione migliore, per dare una completa offerta culturale, dimostrando che Verona non è solo l’Arena, ma tanto altro, uscendo anche dai confini della città”.
Questo Festival è una sintesi di quello che deve essere la sostenibilità, e indica esattamente cio che dobbiamo fare – ha affermato il ministro al Turismo, garavaglia -. Abbiamo un patrimonio enorme che non si può quantificare, per questo sta a noi farlo conoscere, valorizzarlo e “farlo rendere”. E questo Festival riesce in questo intento, perché permette di conoscere siti importanti e bellissimi attraverso un’offerta culturale meravigliosa”.
Dopo due anni il festival torna a capienza piena – ha detto l’assessore alla Cultura, Briani -. Lo presentiamo nel luogo principale, il nostro Teatro Romano –  dove si svolgerà la rassegna, entrando a pieno titolo nella programmazione dell’estate teatrale”.
Anche l’arte è una forma di promozione del nostro meraviglioso territorio – ha sottolineato la vice presidente del Veneto -. Questo Festival è partito da Verona allargandosi nel Veneto e anche in Lombardia, dimostrando che il lavoro fatte in questi primi nove anni è straordinario”.

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