Phoenix Spark ha partecipato al quarto US Stakeholders Meeting organizzato dal Transatlantic Investment Committee (TIC) e dalla Transatlantic Harmonic Foundation (THF) nelle giornate del 16 e 17 ottobre 2025, un appuntamento di rilievo volto a rafforzare il dialogo economico e imprenditoriale tra Italia e Stati Uniti.
Sostenuto dai Ministeri italiani degli Affari Esteri e delle Imprese e del Made in Italy, da CDP Venture e dall’Italian Tech Alliance ed è stato ospitato all’Ambasciata d’Italia a Washington. Importanti i numeri delle presenze: 500 gli iscritti agli eventi, 30 fondi di VC coinvolti, sei le Regioni italiane e nove Stati americani presenti.
Il meeting inaugurale della Transatlantic Venture Platform è stato dedicato al lancio di una piattaforma transatlantica di investimento di venture capital tra i due Paesi: l’incontro, che ha riunito 20 tra i principali investitori e innovatori provenienti da entrambe le sponde dell’Atlantico, ha visto la presenza anche di Giulio Fezzi e Paola Del Zotto Ferrari, rispettivamente presidente e Director di Phoenix Spark.
I lavori della prima giornata sono stati aperti dall’Ambasciatore Marco Peronaci che ha ricordato come “l’Italia crede fermamente nell’importanza di un dialogo sempre più profondo e di una cooperazione sempre più stretta con gli Stati Uniti, e le imprese giocano un ruolo fondamentale in tal senso.”
Un legame già solido, confermato da numeri significativi:
- oltre 76 miliardi di dollari di investimenti italiani negli Stati Uniti;
- quasi 6.000 imprese italiane operative oltreoceano;
- circa 300.000 posti di lavoro diretti generati da aziende a controllo italiano.
Transatlantic Venture Platform – La nuova iniziativa pensata per connettere startup e scaleup nei settori tecnologici emergenti, ha posto tra i punti centrali del dibattito quello di rimuovere le barriere normative e fiscali che ostacolano gli investitori statunitensi nell’investire in startup italiane. Dall’allineamento dei term sheet alla semplificazione delle due diligence, l’obiettivo è chiaro: favorire una circolazione più libera di innovazione e capitale tra i nostri ecosistemi.
L’importanza strategica degli ecosistemi è stata sottolineata nell’intervento di Zack MacFarland, National Security & Energy Startups Lead di NVIDIA, tra i maggiori investitori globali in startup, che ha sottolineato come NVIDIA operi con una mentalità “ecosystem-centric”, concentrando i propri investimenti non solo sulle singole aziende ma sugli ecosistemi in cui queste si sviluppano.
Questo rappresenta un invito per governi, regioni e stakeholder ad impegnarsi attivamente nella costruzione e nel rafforzamento di ambienti in cui l’innovazione possa prosperare.
In Phoenix Spark, di fatto, c’è l’impegno a essere un motore chiave nello sviluppo e nel consolidamento di questi ecosistemi. E la seconda giornata, di carattere maggiormente istituzionale, ci ha permesso di arricchire il nostro bagaglio di relazioni e connessioni proprio nei luoghi strategici dove è più importante esserci.
“Abbiamo visto da vicino come la collaborazione transatlantica stia entrando in una nuova fase, dove piattaforme, co-investimenti e servizi condivisi diventano strumenti concreti per costruire ecosistemi più integrati e competitivi – il commento condiviso del presidente Giulio Fezzi e della Director Paola Del Zotto Ferrari. – Per Phoenix Spark, queste giornate confermano il valore del nostro posizionamento come ponte operativo tra Italia e Stati Uniti, come partner per aziende che vogliono crescere nei settori deep tech e high tech, oggi decisivi per l’economia globale, e infine, come attore impegnato a “unire i puntini” tra istituzioni, investitori e imprese”.
Attraverso la nostra presenza nei principali hub dell’innovazione americana, come Texas e California, Phoenix Spark si pone come abilitatore di relazioni e opportunità, promuovendo una cooperazione concreta e orientata ai risultati tra le due sponde dell’Atlantico.