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Press Release

Phoenix Capital entra nel capitale di The Business Game, azienda italiana leader nella creazione di competizioni online per la formazione manageriale d’impresa

The Business Game collabora con le migliori Business School italiane e da 10 anni promuove una competizione inter -universitaria che coinvolge 15 atenei e 2000 studenti.

Giulio Fezzi, presidente di Phoenix Capital: «Sposiamo il progetto industriale che impatta su formazione manageriale, riqualificazione professionale e valorizzazione delle risorse umane».

Verona, 3 dicembre 2019 – Phoenix Capital Iniziative di Sviluppo Srl – società veronese attiva da
undici anni nei servizi di Business Consulting, Finanza d’impresa e Servizi Corporate per banche,
assicurazioni e imprese – entra nel capitale societario di The Business Game Srl, prima azienda
italiana specializzata nella messa a punto di competizioni online per la formazione imprenditoriale.


“BUSINESS TRAINING”, COSÌ FORMIAMO I “CAPITANI D’IMPRESA” – Nata nel 2008
come spin-off dell’Università di Udine dalla volontà di alcuni imprenditori appassionati di Business
Simulation, tra cui l’ex rettore dell’ateneo, Alberto Felice De Toni e oggi presidente della
Fondazione CRUI, The Business Game offre un’ampia gamma di esperienze di apprendimento
basate sul business training (sulla capacità di “fare impresa”), che intendono migliorare le abilità
manageriali del singolo giocatore o dell’intero team coinvolto.


Sono oltre 60 i modelli di ambienti competitivi messi a punto in questi primi 10 anni da The
Business Game: modelli pensati per una precisa organizzazione – università, aziende multinazionali
ma anche media impresa – dove i giocatori, in un contesto aziendale virtuale “protetto”, affrontano
la molteplicità di situazioni cui un “capitano d’impresa” deve rispondere quotidianamente e
imparano a prendere, in team, le decisioni migliori per ottenere la performance ottimale che
sbaraglia l’avversario.


LE COLLABORAZIONI CON BUSINESS SCHOOL E ATENEI – The Business Game offre
soluzioni all’avanguardia all’interno di corsi delle principali Business School italiane: Fondazione
CUOA, LUISS, MIP School of Management e 24 Ore Business School.
Da ben 10 anni, inoltre, organizza e gestisce una competizione inter-universitaria all’interno della
quale, ogni anno, si sfidano più di 2.000 studenti appartenenti a più di 15 atenei italiani, tra cui:
Libera Università di Bolzano; LIUC – Università Cattaneo; Sapienza Università di Roma;
Università degli studi “G. D’Annunzio” – Pescara; Università degli studi di Modena e Reggio
Emilia; Università degli Studi di Brescia; Università degli studi di Cassino; Università degli studi di
Genova; Università degli studi di Padova; Università degli studi di Roma ‘La Sapienza’; Università
degli Studi di Roma ‘Tor Vergata’; Università degli Studi di Siena; Università degli studi di
Teramo; Università degli Studi di Udine; Università di Bologna; Università di Salerno.

IL PRODOTTO “BUSINESS GAME”, I MERCATI DI RIFERIMENTO – Già partner
strategico di The Business Game dal giugno scorso, la scelta di Phoenix Capital di entrare nella
compagine societaria risponde alla volontà di supportare e dare ulteriore slancio ad un progetto
industriale pienamente condiviso e ritenuto strategico rispetto ai tre grandi mercati di riferimento
del prodotto “Business game”: il settore corporate, in cui le potenzialità dei Business Game
hanno raggiunto risultati notevoli, il mondo Educational e universitario per l’alta formazione
manageriale e il “mercato” del recruiting, per una valorizzazione efficace delle risorse umane, con
uno sguardo particolare anche alle attività di Head Hunting.


Il modello TBG “HUMAN CIRCLE” e SOFT SKILLS, per accompagnare e valorizzare il
capitale umano
– Il mondo della selezione e valorizzazione delle risorse umane è uno dei settori
che presenta margini di sviluppo molto ampi per l’applicazione del business game, proprio per la
capacità che lo strumento ha di individuare nel singolo quelle soft skills che rappresentano, nel
mercato lavorativo attuale sempre più competitivo, il bagaglio di competenze trasversali
indispensabile per lavorare in un ambito aziendale in modo efficace e propositivo.
Leadership, problem solving, condivisione degli obiettivi, tempestività decisionale, negoziazione,
capacità di lavorare in team, di imparare e comunicare sono oggi le qualità richieste dal mercato del
management, competenze in cui proprio i giovani neo-laureati, preparati sul fronte delle
competenze tecniche, si sentono invece in difetto.


IL “BUSINESS GAME” PERSONALIZZATO – “Tra gli obiettivi di business di The Business
Game per i prossimi anni c’è quello di ampliare l’offerta di competizioni online anche con
“prodotti” personalizzati sul singolo cliente consumer – laureando, neolaureato, manager o
dipendente – che volesse autovalutarsi per individuare criticità da risolvere e talenti personali da
potenziare. La proposta punta a strutturare, insieme al candidato, un percorso di formazione che
possa condurre il laureando/neolaureato a individuare il profilo lavorativo più inerente alle proprie
capacità o accompagnare il manager o dipendente in un percorso di miglioramento della propria
posizione lavorativa.


«La scelta di entrare nel capitale di The Business Game – spiega Giulio Fezzi, presidente di
Phoenix Capital – scaturisce dalla piena condivisione del loro progetto industriale su cui abbiamo
voluto scommettere. Intendiamo dare ulteriore slancio ai progetti messiin campo nel settore dell’alta
formazione professionale, riletta in chiave digitale, in particolare per quanto concerne la
valorizzazione delle soft skill nel management aziendale. Competenze che rappresentano la carta
vincente per un’azienda che voglia essere veramente competitiva, dove l’alchimia del team
rappresenta l’80% della buona riuscita di un progetto»
.


«Grazie all’ingresso di Phoenix Capital potremo ampliare la nostra attuale offerta su due principali
filoni
– sottolinea Nicola Baldissin, amministratore delegato di The Business Game Srl -, dal
lato corporate offriremo una personalizzazione che permetterà di valorizzare le risorse umane attuali
e future, mentre dal lato consumer saremo in grado di fornire simulazioni di autovalutazione che
permetteranno all’utente di consolidare i propri punti di forza e intervenire attivamente sui punti di
debolezza»
.

Scarica il Comunicato stampa.

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