Con Arianna Ruzza, Founder di Isual.

Sei una imprenditrice e startupper! Quali le caratteristiche personali che ti hanno fatto abbracciare l’innovazione?
Curiosità e ostinazione. Non ho mai smesso di farmi domande, e non mi accontento di risposte semplici a problemi complessi. Essere innovativi, per me, significa accettare il rischio di cambiare strada quando sembra tutto già scritto. Avere più di 50 anni mi ha dato un vantaggio: un bagaglio di esperienza che mi aiuta a capire quando un’intuizione ha gambe per camminare… e quando invece è solo una moda passeggera.
Come nasce l’idea della piattaforma ISUAL®? Da quali esperienze?
ISUAL nasce da un cortocircuito tra due mondi: quello dei Brand (casa madre) che investono in comunicazione e quello dei loro Partner (rivenditori, affiliati, agenti) che spesso restano fuori dal flusso narrativo. Ho lavorato anni nella comunicazione corporate e ho visto quanto sia difficile mantenere coerenza tra i messaggi centrali e la rete. L’idea di Isual® è semplice quanto rivoluzionaria: con un click, il Brand può distribuire automaticamente i contenuti sui canali dei Partner, senza entrare nei loro account. Tutti allineati, tutti visibili, tutti coinvolti.
Quali criticità risolve Isual?
La piattaforma “risolve” la frammentazione della comunicazione; impatta sulla difficoltà nel far rispettare il tone of voice del Brand; riduce i tempi di coordinamento dei team e partner; evita, infine, la bassa visibilità dei contenuti aziendali.
Quali gli elementi che hanno consolidato l’interesse attorno alla tua idea?
Direi tre elementi chiave: il bisogno reale del mercato, confermato da chi ogni giorno gestisce reti complesse. Il fatto che si tratti di un modello win-win, dove i Partner diventano amplificatori del Brand e non semplici esecutori. Infine, risultati misurabili, ovvero aumento della visibilità, riduzione dei tempi operativi, ROI tangibile già nei primi mesi.
E i tre motivi per cui un’azienda dovrebbe scegliere ISUAL?
1. Perché ottimizza la comunicazione su tutta la rete con un solo click.
2. Perché aumenta visibilità e lead senza moltiplicare budget.
3. Perché trasforma ogni Partner in un Brand Ambassador, automatizzando e tracciando ogni azione.
Il core business di Phoenix Capital si muove nel mondo assicurativo e bancario: come ISUAL può ottimizzare e dare qualità alla comunicazione “diffusa” di questi istituti?
Nel mondo finanziario la coerenza del messaggio è essenziale. Ma spesso filiali, agenzie e promotori comunicano in modo disomogeneo. ISUAL® permette agli istituti di:
– controllare e coordinare i contenuti sui canali dei propri intermediari;
– automatizzare le pubblicazioni, garantendo compliance e brand identity;
– fornire dashboard di monitoraggio e analytics per misurare l’efficacia della comunicazione.
Sei tornata da pochi giorni da Malta per l’evento “EU-Startups”. Quali le impressioni raccolte, gli spunti e gli scenari utili a chi come te fa innovazione in prima persona, e sa osare?
A Malta ho respirato una buona energia anche se molto diversa da quella di San Francisco. Energia e visione sono una caratteristica tipica degli ambienti in cui circolano idee nuove e startup. Tuttavia a San Francisco la filosofia del “giving back” è davvero unica e reale ed è entrata nel DNA della Silicon Valley. Il trend che mi ha colpita di più? La crescente attenzione verso modelli scalabili ma sostenibili. L’epoca delle vanity metric è finita: oggi vince chi crea valore concreto per i clienti. Un altro spunto forte: l’età non è più una barriera. Founder over 40 e 50 stanno portando sul mercato innovazione solida, non solo hype. Il mio takeaway? Osare sì, ma con una strategia ben radicata nella realtà.