Qual è il ruolo dell’assicurazione? La risposta non può che essere dinamica ed in evoluzione come lo è lo stesso settore assicurativo. Una industry che sta vivendo negli ultimi anni una trasformazione strutturale, dettata dalla velocità con cui viaggiano le medesime tecnologie che la abilitano. Un settore, dunque, che sta evolvendo rapidamente e la cui funzione non è più solo quella di proteggere e tutelare dal rischio, ma anche quella di generare progresso economico, sociale e ambientale.
Questo il tema del panel “X-driven insurance: trasformare l’assicurazione in un motore di progresso sociale ed economico”, in un’ottica di Open Innovation, inserito nel fitto programma dell’Italian Insurtech Summit 2025 e moderato da Giulio Fezzi, Presidente di Phoenix Capital Iniziative di Sviluppo S.r.l. e della consociata US Phoenix Spark Inc. L’evento, promosso dalla Italian Insurtech Association – IIA, si è sviluppato su due giornate, il 20 e il 21 novembre scorsi, a Milano, e ha visto susseguirsi gli interventi delle più autorevoli voci del settore su una vasta varietà di temi, con un filo conduttore: l’inclusione.
Nel panel gestito da Giulio Fezzi si è cercato di mettere in luce come i diversi attori del mercato stiano adottando modelli di business data-driven, sostenibili e orientati all’inclusione, trasformando l’assicurazione in un catalizzatore di innovazione e progresso. In campo tecnologie, dati, sostenibilità e partnership strategiche che stanno ridisegnando il ruolo dell’assicurazione come attore di innovazione e impatto positivo per imprese, cittadini e comunità.
I portavoce di compagnie, tech player e startup hanno raccontato come, in questo contesto, le loro realtà stiano usando dati e tecnologia per generare fiducia, semplificare la vita del cliente e contribuire alla crescita sostenibile del sistema. Dati e tecnologie – con l’AI a farla da padrone – che sono oggii driver di maggiore impatto nel trasformare l’assicurazione in un motore di progresso economico e sociale, a partire dall’impostazione di una customer experience fluida e coerente, per poi tradursi in veicolo di coesione – e inclusion – con i partner e le comunità.
Filippo Zanella, Principal Technical Architect (Data & AI Solutions) di Salesforce ha evidenziato come le piattaforme di CRM e AI generativa abilitino nuove forme di relazione, personalizzazione per una customer engagement e valore condiviso, mentre Neda Koni, Assuntore Vita di Assibro ha portato la prospettiva della sottoscrizione e del rischio vita, evidenziando come il purpose e l’etica assicurativa possano coniugarsi con l’efficienza e l’inclusione. Lumesia Group, con il Chief Insurance Officer Massimo Montecchio, ha invece dato il suo contributo sul tema dell’insurtech integrato, in cui innovazione, sostenibilità e partnership cross-industry rendono l’assicurazione più accessibile e impattante. Presenti anche Giacomo Ciarlini, CIO e cofounder di Datapizza, cha ha spiegato come la data intelligence alimenti modelli predittivi maggiormente “customer-centric e sostenibili” e come l’adozione della GenAI nei processi aziendali sia vitale – e l’affondo è cruciale! – per la sopravvivenza stessa delle aziende.
A chiudere, Carlo Cocco, Head of Marketing and Commercial Training di Italiana Assicurazioni, ha portato il punto di vista della compagnia tradizionale in evoluzione, con l’obiettivo di tradurre la trasformazione X-driven in valore reale per agenti e clienti, puntando su cultura, formazione e marketing.
Il dibattito è stato un’importante occasione di confronto e scambio sul futuro del settore assicurativo nell’ottica di una sempre più veloce e tangibile trasformazione digitale, con cui Phoenix Capital, anche con questo contributo, deve e vuole stare al passo.


