Abbiamo attraversato un confine invisibile: quello tra il presente e ciò che sta per accadere. Per cinque giorni, infatti, il Phoenix Innovation Trip ci ha guidati dentro il luogo in cui il futuro viene vissuto come una pratica quotidiana. È stato un viaggio che ha ribaltato prospettive, acceso conversazioni e aperto spiragli su ciò che presto cambierà anche nel nostro modo di fare impresa.
Phoenix Capital ha portato in Silicon Valley, dal 3 al 7 novembre, i partner AmTrust Assicurazioni S.p.A. con Assunta Carbonara, Head of Technology & System Development, Francesco Ghizzi, Chief Business Operation Officer & Distribution Director, Irene Ogliari, Head of Underwriting, e Compass – Gruppo Mediobanca con Nicola Gatti, Chief Insurance and AI Officer e Antonietta Ponticelli, Transformation Director. Un gruppo eterogeneo e di alto profilo, con cui abbiamo condiviso una vera e propria esplorazione dell’innovazione globale.
Tra le tappe più potenti dell’intero programma, c’è stata la visita agli uffici di Stripe. L’esperienza si è aperta con un messaggio tanto semplice quanto impressionante: “Gestiamo l’1,4% del PIL mondiale”. Un colosso in grado di muovere 1.400 miliardi di dollari all’anno, con una capacità di visione che si riflette in un ambiente di lavoro straordinario e in conversazioni focalizzate quasi esclusivamente su tokenizzazione e stablecoin, come a volerci dare un chiaro segnale della direzione in cui si muove l’innovazione finanziaria a livello globale.
L’incontro con Solana, nella cornice di Shack15 al Ferry Building, è stato uno dei momenti più inattesi e dirompenti. Solana è oggi la più grande blockchain pubblica al mondo per volumi: un’infrastruttura veloce, scalabile e realmente applicabile in ambito finanziario, assicurativo e corporate. Per i partecipanti, questo incontro ha rappresentato un punto di discontinuità: non più solo teoria, ma un confronto diretto con ciò che la tecnologia blockchain può offrire oggi ai processi di business.
Nella fitta agenda del trip ci sono state anche le visite a Swissnex, Plug and Play Tech Center, al Centro per l’AI Safety dell’università di Stanford, agli uffici Adobe e Google; spazio poi a momenti istituzionali come l’incontro con il console italiano a San Francisco, Massimo Carnelos, e la presenza in INNOVIT – The Italian Innovation and Culture Hub. Abbiamo voluto costruire un percorso pensato per toccare dall’interno ogni anello della catena dell’innovazione.
“Questo viaggio ci ha permesso di “vedere” il futuro, di comprenderlo e di riportare a casa strumenti concreti, un nuovo approccio al lavoro e un modo diverso, più empatico, aperto e sperimentale, di vivere l’operatività quotidiana”. Gli insight emersi dai partner presenti sono stati uno degli elementi più preziosi dell’intera esperienza: le loro osservazioni – raccolte a caldo – confermano la forza e l’impatto del percorso. Sono emerse parole chiave ricorrenti come visione, accelerazione, scambio, concretezza, commenti che raccontano un viaggio non solo ispirazionale, ma capace di generare valore reale, contatti utili e applicazioni immediate per i loro processi aziendali.
“Siamo estremamente soddisfatti della riuscita di questa edizione del Phoenix Innovation Trip – il commento di Francesco Righetti, Direttore del Phoenix Innovation Center –. Abbiamo portato i nostri partner dentro esperienze di valore straordinario, incontrando persone, tecnologie e organizzazioni che oggi stanno spostando più avanti il confine dell’innovazione globale. Dopo due anni intensi dall’avvio del Phoenix Innovation Center, questo viaggio rappresenta un punto di svolta. La nostra struttura sta evolvendo, sta facendo un passo ulteriore. Presto presenteremo novità importanti con nuove iniziative di verticalità di business, nuove opportunità e servizi innovativi per i nostri clienti. Il percorso continua, e sarà ancora più ambizioso.”
Entusiasta anche il commento di Paola Del Zotto Ferrari, International advisor di Phoenix Capital e Director di Phoenix Spark, che con il direttore Righetti ha “disegnato” questo nuovo Innovation Trip.
“Un viaggio su misura nell’innovazione. Mi piace definirla così anche questa seconda esperienza del Phoenix Innovation Trip. Iniziativa che – dicevamo – si struttura ed evolve, al contempo. Ma come costruire un Innovation Trip tailor made sui partner che andiamo ad accompagnare? Partendo dalla core industry in cui operano; quindi, andando ad individuare aziende, persone e luoghi che al meglio possano corrispondere a questa verticalità, lasciando aperti – anche – spazi “trasversali” che aprono a scenari futuri e futuribili.
Una viaggio che ha davvero mostrato l’impatto trasformativo dell’apprendimento immersivo, insieme al potenziale delle collaborazioni transatlantiche. Interagendo con istituzioni di livello mondiale e con leader della Bay Area, abbiamo acquisito preziose intuizioni sul futuro e abbiamo respirato quella cultura dinamica che rende questa regione un epicentro del progresso tecnologico e dell’imprenditorialità. È stato uno scambio di idee continuo, fonte di ispirazioni grazie all’incontro con istituzioni di riferimento e professionisti dedicati”.
Torniamo a casa con entusiasmo, con nuove connessioni e con la responsabilità non solo di accogliere il cambiamento, ma di guidarlo ogni giorno nei nostri team e nei processi aziendali.


