Dopo il closing dell’ottobre 2024 tra Consulbrokers – società di brokeraggio assicurativo con oltre 35 anni di consolidata esperienza nel settore – e J.C. Flowers & Co, Phoenix Capital ha supportato, sempre nel ruolo di advisor finanziario, Etisicura – broker di riferimento nel ramo Motor e Fine Arts – nell’acquisizione annunciata ieri da parte di Consulbrokers, un’altra operazione di successo chiusa in poche settimane.
«Salutiamo con grande soddisfazione l’acquisizione da parte di Consulbrokers SPA di Etisicura, operazione che abbiamo seguito come advisor finanziario e che testimonia come il settore dei broker assicurativi stia attraversando una fase di grande cambiamento ed evoluzione, sia in Italia sia all’estero. Le dinamiche di mercato, influenzate da fattori economici, geopolitici e tecnologici, stanno ridefinendo il ruolo stesso dei broker, trasformandoli da semplici intermediari a veri e propri consulenti strategici. In tale contesto, le operazioni di M&A rappresentano una delle principali strategie di crescita per i broker assicurativi, e l’operazione in oggetto va assolutamente in tale direzione».
Queste le parole di Giorgio Bottà, Head of Corporate Finance e M&A di Phoenix Capital che, coadiuvato dall’Associate Advisor Fabrizio Chirico, ha assistito il management di Etisicura e il suo CEO Pietro Brogna nelle fasi di M&A insieme allo Studio Pavesio e Associati with Negri-Clementi con un team composto dal Partner Cristina Biglia e dall’Of Counsel Anna Papacchini, per gli aspetti legali.
Con l’acquisizione di Etisicura, Consulbrokers rafforza, infatti, la propria offerta nel settore retail, attraverso un’operazione strategica volta sia a consolidare la presenza territoriale, sia a sviluppare significative sinergie industriali. L’acquisizione si inserisce nel piano di investimenti avviato dopo l’ingresso di J.C. Flowers & Co. nel capitale, con l’obiettivo di rafforzare la posizione di Consulbrokers tra i principali attori del brokeraggio assicurativo in Italia.
Il team della Divisione Corporate Finance di Phoenix Capital ha avuto modo di mappare in questi mesi quali siano le sfide più complesse che il mercato dei broker assicurativi si trova ad affrontare in questo momento.
«L’incertezza economica globale, le tensioni geopolitiche e la recente politica americana dei dazi influenzano negativamente la fiducia degli investitori e creano una forte volatilità economica – prosegue Giorgio Bottà – cui si unisce l’aumentata competitività di un settore che si presenta sempre più dinamico con la crescita delle insurtech e l’ingresso di nuovi attori nel mercato che obbliga i broker tradizionali a innovare. L’opportunità di fusioni e acquisizioni, come quella chiusa oggi, stanno permettendo ai broker di espandersi in nuovi mercati, aumentando la loro base di clienti e diversificando i rischi».
Ancora, accanto alla necessità di regolamentazione che, sia a livello europeo sia internazionale, impone ai broker di adattarsi rapidamente alle normative per garantire la conformità e mantenere la fiducia dei clienti, c’è, anche, per il mondo dei Broker un ampio margine di crescita legato al processo di digitalizzazione che migliora efficienza e personalizzazione dei servizi e all’innovazione nei modelli di business che integrano soluzioni tecnologiche e approcci insurtech per offrire prodotti e servizi innovativi.
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